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Comunicato stampa5 maggio 20219 min di lettura

Aggiornamento della strategia industriale 2020: verso un mercato unico più forte per la ripresa dell'Europa

protezione industriale
EC

Oggi la Commissione aggiorna la strategia industriale dell'UE per tenere pienamente conto delle nuove circostanze dettate dalla crisi COVID-19 nella sua ambizione industriale e contribuisce a guidare la transizione verso un'economia più sostenibile, digitale, resiliente e competitiva a livello mondiale.

La strategia aggiornata riconferma le priorità stabilite nella comunicazione del marzo 2020, pubblicata un giorno prima che l'OMS dichiarasse la COVID-19 pandemia, integrando nel contempo gli insegnamenti tratti dalla crisi per rilanciare la ripresa e rafforzare l'autonomia strategica aperta dell'UE. Propone nuove misure per rafforzare la resilienza del nostro mercato unico, soprattutto in tempi di crisi. Si concentra sulla necessità di comprendere meglio le nostre dipendenze in settori strategici essenziali e presenta una serie di strumenti per affrontarle. Introduce nuove misure per accelerare la duplice transizione verde e digitale. La strategia aggiornata risponde inoltre alle richieste di individuare e monitorare i principali indicatori della competitività dell'economia dell'UE nel suo complesso: integrazione del mercato unico, crescita della produttività, competitività internazionale, investimenti pubblici e privati e investimenti in attività di ricerca e sviluppo.

La dimensione relativa alle PMI è al centro della strategia aggiornata, che prevede un sostegno finanziario e provvedimenti su misura che consentano alle PMI e alle start-up di accogliere la duplice transizione. La Commissione intende nominare Vazil Hudák come rappresentante per le PMI. La sua nomina è attualmente in corso di formalizzazione.

In data odierna la Commissione ha adottato anche una proposta di regolamento relativo alle sovvenzioni estere distorsive del mercato unico. Si tratta di un elemento fondamentale per la riuscita della strategia industriale dell'UE in quanto permette di creare condizioni di parità e di promuovere un mercato unico equo e competitivo.

La strategia industriale aggiornata pubblicata oggi si concentra sui seguenti obiettivi strategici.

Rafforzare la resilienza del mercato unico

Il mercato unico è stato messo a dura prova dalle restrizioni delle forniture, dalla chiusura delle frontiere e dalla frammentazione determinate dalla pandemia di COVID-19. La crisi ha messo in evidenza la necessità cruciale di sostenere la libera circolazione delle persone, delle merci, dei servizi e dei capitali nel mercato unico e di collaborare per migliorare la resilienza del mercato unico alle perturbazioni. A tal fine la Commissione intende tra l'altro:

  • proporre uno strumento per le emergenze nel mercato unico, ossia una soluzione strutturale per garantire la libera circolazione delle persone, delle merci e servizi in caso di crisi future. Tale nuovo strumento dovrebbe garantire più trasparenza e solidarietà e contribuire a sopperire a carenze di prodotti critici, garantendo la disponibilità dei prodotti con maggiore rapidità e rafforzando la cooperazione nel settore degli appalti pubblici;
  • attuare pienamente la direttiva sui servizi per assicurarsi che gli Stati membri rispettino gli obblighi vigenti, tra cui l'obbligo di notifica, al fine di individuare e abbattere eventuali nuovi ostacoli;
  • rafforzare la vigilanza del mercato dei prodotti, offrendo sostegno alle autorità nazionali allo scopo di potenziare le capacità e accelerare la digitalizzazione delle attività di ispezione dei prodotti e di raccolta dei dati;
  • mobilitare ingenti investimenti a sostegno delle PMI; mettere a punto e attuare sistemi di risoluzione alternativa delle controversie per far fronte ai ritardi nei pagamenti alle PMI e predisporre misure per affrontare i rischi di solvibilità che gravano sulle PMI.

Gestire le dipendenze strategiche dell'UE

Sebbene l'apertura al commercio e agli investimenti rappresenti un punto di forza e una fonte di crescita e resilienza per l'UE, che è uno dei principali importatori ed esportatori, con la pandemia è anche maturata una più ampia consapevolezza generale della necessità di analizzare e affrontare le dipendenze strategiche, a livello sia tecnologico che industriale. Di conseguenza la Commissione:

  • ha condotto un'analisi "bottom-up" basata su dati commerciali: un'analisi iniziale di 5 200 prodotti importati nell'UE ha permesso di individuare 137 prodotti (che rappresentano il 6% del valore totale delle importazioni di beni nell'UE) in ecosistemi sensibili nei quali l'UE si trova in condizioni di forte dipendenza, soprattutto nei settori ad alta intensità energetica (come quello delle materie prime) e negli ecosistemi sanitari (come quello delle sostanze attive farmaceutiche), così come in relazione ad altri prodotti importanti per sostenere la duplice transizione verde e digitale. 34 prodotti (che rappresentano lo 0,6% del valore totale delle importazioni di beni nell'UE) sono potenzialmente più vulnerabili dato che vi sono scarse possibilità di ulteriore diversificazione e di sostituirli con prodotti dell'UE. L'analisi ha messo in luce criticità e dipendenze anche nel settore delle tecnologie avanzate;
  • presenta i risultati di sei analisi approfondite sulle materie prime, le batterie, le sostanze attive farmaceutiche, l'idrogeno, i semiconduttori e le tecnologie cloud e edge, risultati che danno maggiori indicazioni sull'origine delle dipendenze strategiche e sui relativi effetti;
  • avvierà una seconda fase di analisi delle potenziali dipendenze in settori fondamentali, tra cui quelli dei prodotti, servizi o tecnologie essenziali per la duplice transizione, come le energie rinnovabili, lo stoccaggio di energia e la cibersicurezza, e svilupperà un sistema di monitoraggio tramite l'Osservatorio sulle tecnologie critiche della Commissione;
  • si adopera per diversificare le catene di approvvigionamento internazionali e stringere partenariati internazionali per aumentare la capacità di risposta;
  • incoraggia nuove alleanze industriali nei settori strategici in cui tali alleanze sono lo strumento migliore per dare impulso ad attività che altrimenti non si svilupperebbero. Le alleanze industriali saranno promosse nei settori in cui attraggono investitori privati con cui discutere nuovi partenariati e modelli commerciali in modo aperto, trasparente e conforme alle norme in materia di concorrenza e in cui hanno il potenziale di innovare e creare posti di lavoro di qualità. Le alleanze offrono una piattaforma in linea di principio ampia e aperta e presteranno particolare attenzione all'inclusività per le start-up e le PMI.

La Commissione sta preparando il lancio dell'alleanza per i processori e le tecnologie a semiconduttori e dell'alleanza per i dati industriali e le tecnologie edge e cloud, e sta prendendo in considerazione la preparazione di un'alleanza per i lanciatori spaziali nonché di un'alleanza per un settore dell'aviazione ad emissioni zero;

  • sostiene gli sforzi degli Stati membri per mettere in comune risorse pubbliche attraverso importanti progetti di comune interesse europeo in settori in cui il mercato da solo non riesce a produrre innovazioni pionieristiche, avvalendosi eventualmente di un sostegno a titolo del bilancio dell'UE;
  • annuncia una strategia e possibili riforme normative per una maggiore leadership nella definizione delle norme, anche nel settore dei servizi alle imprese, pur collaborando apertamente con altri soggetti nei settori di interesse comune.

Accelerare la duplice transizione

La strategia industriale 2020 annunciava azioni a sostegno della duplice transizione verde e digitale dell'industria dell'UE, che è stata però rallentata e ridimensionata drasticamente dalla pandemia. La Commissione elabora pertanto nuove misure per sostenere la giustificazione economica della transizione verde e digitale:

  • tracciando dei percorsi di transizione in collaborazione con l'industria, le autorità pubbliche, le parti sociali e altri portatori di interessi, ove necessario, a cominciare dal turismo e dalle industrie ad alta intensità energetica. Tali percorsi potrebbero offrire una migliore comprensione, dal basso verso l'alto, della portata, dei costi e delle condizioni degli interventi necessari per accompagnare la duplice transizione negli ecosistemi di maggiore rilevanza, dando luogo a un piano attuabile a favore della competitività sostenibile;
  • elaborando un quadro normativo coerente per conseguire gli obiettivi del decennio digitale europeo e le ambizioni del pacchetto di misure "Pronti per il 55%" anche accelerando la diffusione di fonti di energia rinnovabili e assicurando l'accesso ad energia elettrica economica e decarbonizzata in abbondanza;
  • mettendo a disposizione delle PMI consulenti in materia di sostenibilità e promuovendo modelli commerciali basati sui dati per sfruttare al meglio la duplice transizione verde e digitale;
  • investendo nella riqualificazione e nell'aggiornamento delle competenze per sostenere la duplice transizione.

La profonda revisione delle norme dell'UE in materia di concorrenza attualmente in atto garantisce inoltre che tali norme siano adatte a sostenere la duplice transizione verde e digitale a vantaggio dei cittadini europei, in un momento in cui anche il panorama competitivo globale sta cambiando radicalmente.

Dichiarazioni di alcuni membri del Collegio

Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un'Europa pronta per l'era digitale, ha dichiarato: "L'obiettivo della strategia industriale aggiornata è dotare le nostre industrie della capacità di guidare la duplice transizione verde e digitale dell'economia preservando allo stesso tempo la loro competitività, anche nel contesto della ripresa dalla crisi COVID-19. Per farlo servono subito nuovi investimenti nelle persone, nelle tecnologie e in un quadro normativo adeguato che garantisca equità ed efficienza. Potenziando e ampliando la portata di alcuni strumenti essenziali già a nostra disposizione, esponiamo oggi gli insegnamenti tratti finora e rinnoviamo il nostro impegno a collaborare con tutti gli attori economici in tutta Europa."

Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo per un'Economia al servizio delle persone, ha dichiarato: "In tempi di crisi è essenziale contare su catene di approvvigionamento globali resilienti che contribuiscano ad assorbire gli shock e ad accelerare la ripresa. In questa fase di uscita dalla pandemia di COVID-19, la nostra strategia industriale aggiornata mira a sfruttare la posizione di leader industriale mondiale che ricopre l'Europa per ottenere un vantaggio concorrenziale nel settore delle tecnologie verdi e digitali. Cercheremo opportunità di collaborazione con partner affini ovunque sia possibile per promuovere un commercio aperto, equo e basato su regole; ridurremo le dipendenze strategiche ed elaboreremo norme e regolamenti futuri: tutti questi elementi sono fondamentali per la nostra forza economica. Allo stesso tempo siamo pronti ad agire autonomamente quando sia necessario per difenderci da pratiche sleali e salvaguardare l'integrità del mercato unico."

Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: "La vera rivoluzione industriale comincia adesso, ma per questo occorre effettuare gli investimenti giusti in tecnologie essenziali e stabilire le condizioni quadro adeguate. L'Europa si sta dotando degli strumenti necessari per un'industria innovativa, pulita e resiliente che offra posti di lavoro di qualità e consenta alle sue PMI di prosperare anche durante il processo di ripresa."

Contesto

La Presidente von der Leyen aveva annunciato l'aggiornamento della strategia industriale 2020 nel discorso sullo stato dell'Unione europea pronunciato nel settembre 2020. La comunicazione odierna risponde anche all'invito dei leader dell'UE a perseguire una politica industriale ambiziosa per l'Europa puntando a un'industria più sostenibile, più ecologica, più competitiva a livello globale e più resiliente. Anche i leader dell'UE hanno invitato la Commissione a individuare le dipendenze strategiche, soprattutto negli ecosistemi industriali più sensibili, come il settore sanitario, e a proporre misure per rimediarvi.

La comunicazione odierna è accompagnata da tre documenti di lavoro dei servizi della Commissione: la relazione annuale 2021 sul mercato unico, che esamina lo stato di avanzamento dell'economia europea sulla base della valutazione di 14 ecosistemi industriali, valuta i progressi compiuti nell'attuazione del pacchetto industriale 2020 e presenta una serie di indicatori chiave di prestazione per il monitoraggio di ulteriori progressi; un'analisi sulle dipendenze e capacità strategiche dell'Europa, che esamina una serie di settori strategici in maniera approfondita, e un documento su un'industria siderurgica europea competitiva e pulita, che analizza le sfide di questo settore e valuta gli strumenti dell'UE disponibili.

Per ulteriori informazioni

Domande e risposte

Comunicazione "Aggiornamento della nuova strategia industriale 2020: costruire un mercato unico più forte per la ripresa dell'Europa"

Relazione annuale 2021 sul mercato unico

Dipendenze e capacità strategiche

Towards competitive and clean European steel

Pagina informativa sull'aggiornamento della strategia industriale

Pagina informativa sulle analisi approfondite dei settori strategici per gli interessi dell'Europa  

Una nuova strategia industriale per l'Europa (marzo 2020)

 

Dettagli

Data di pubblicazione
5 maggio 2021