Oggi la Commissione ha pubblicato gli orientamenti dell'UE per garantire la ripresa in sicurezza delle attività nel settore culturale e creativo in tutta l'UE. In un momento in cui migliora la situazione epidemiologica e accelerano le campagne di vaccinazione, gli Stati membri stanno gradualmente riaprendo sedi e attività culturali. Gli orientamenti odierni mirano a fornire un approccio coordinato in linea con le specifiche condizioni nazionali, regionali e locali. Essi dovrebbero guidare l'elaborazione e l'attuazione di misure e protocolli nei paesi dell'UE per coprire sia la riapertura in sicurezza che la ripresa sostenibile nel settore culturale e creativo.
Margaritis Schinas, Vicepresidente per la Promozione del nostro stile di vita europeo, ha dichiarato: "La cultura ha aiutato la gente a far fronte alle conseguenze del lockdown e del distanziamento sociale. Ora sta a noi accompagnare il settore sulla strada della riapertura. Abbiamo bisogno di sforzi coordinati e su misura in tutta l'UE per consentire al mondo della cultura di riprendere le proprie attività in modo sicuro e graduale ed essere più preparata alle crisi future. Il settore culturale e creativo rappresenta una preziosa risorsa europea ed è importante per la ripresa sostenibile dell'Europa, per una maggiore resilienza della società europea e, più in generale, per il nostro stile di vita europeo."
Mariya Gabriel, Commissaria per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e i giovani, ha dichiarato: "Il settore culturale e creativo ha pagato un pesante tributo sin dall'inizio della pandemia di coronavirus. Allo stesso tempo, la crisi ha evidenziato la sua importanza per la nostra società e la nostra economia. Con l'aumento dei tassi di vaccinazione, vengono gradualmente allentate le restrizioni, anche nel settore della cultura. Gli orientamenti mirano a facilitare il coordinamento a livello dell'UE delle misure adottate dagli Stati membri. Contemporaneamente, la riapertura in sicurezza dei luoghi della cultura dovrebbe andare di pari passo con una serie di azioni volte a garantire la ripresa sostenibile e la resilienza dell'intero settore."
Gli orientamenti dell'UE poggiano sulla consulenza scientifica del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e sui lavori del comitato per la sicurezza sanitaria e tengono conto delle diverse situazioni epidemiologiche negli Stati membri e della loro evoluzione. Essi forniscono gli indicatori e i criteri (come la circolazione virale, la copertura vaccinale, il ricorso a misure protettive, l'uso di tamponi e il tracciamento dei contatti) di cui tenere conto nella pianificazione della ripresa di determinate attività.
Più specificamente, gli orientamenti raccomandano le seguenti misure e protocolli:
- la revoca di tutte le restrizioni dovrebbe essere strategica e graduale, limitando inizialmente il numero di partecipanti al fine di valutare la situazione epidemiologica;
- gli enti culturali dovrebbero disporre di un piano di preparazione specifico che descriva i protocolli operativi qualora vengano individuati casi di COVID-19;
- delle informazioni mirate e/o una formazione ad hoc dovrebbero essere messe a disposizione di tutto il personale degli enti culturali per ridurre al minimo i rischi di contagio;
- la vaccinazione delle persone che lavorano in manifestazioni culturali andrebbe promossa per garantire la loro protezione e quella del pubblico;
- ai partecipanti può essere richiesta una certificazione di tampone negativo alla COVID-19 e/o di vaccinazione e/o di guarigione dalla COVID-19 per l'ammissione ad una manifestazione culturale; a seconda della circolazione locale delle varianti, questo requisito può essere esteso ai soggetti completamente vaccinati;
- gli enti dovrebbero garantire la disponibilità dei recapiti del pubblico ai fini del tracciamento dei contatti e
- predisporre misure di protezione mirate: mantenimento del distanziamento sociale ove possibile, strutture per lavarsi le mani pulite e accessibili, ventilazione adeguata e pulizia frequente delle superfici. L'uso di mascherine da parte dei partecipanti è un'importante misura aggiuntiva.
La riapertura delle sedi culturali dovrebbe essere accompagnata da una serie di azioni volte a garantire la ripresa sostenibile dell'intero settore. Le azioni a livello dell'UE completano quelle intraprese dagli Stati membri e dall'industria.
Gli Stati membri sono invitati a sfruttare appieno il dispositivo per la ripresa e la resilienza per investire ad ampio raggio nel settore e per aumentarne la capacità di adattarsi alle nuove tendenze ed uscire dalla crisi.
La Commissione ha notevolmente aumentato il suo sostegno finanziario al settore culturale e creativo, destinando quasi 2,5 miliardi di EUR da Europa Creativa e quasi due miliardi di EUR da Orizzonte Europa a progetti culturali, creativi e inclusivi dal 2021 al 2027.
Nell'autunno 2021, la Commissione pubblicherà una guida online sui finanziamenti dell'UE per la cultura, che coprirà tutti i fondi UE esistenti che gli Stati membri e il settore possono utilizzare.
Contesto
A seguito delle ampie restrizioni imposte dallo scoppio della pandemia di COVID-19 per proteggere la salute dei cittadini, gran parte del settore culturale e creativo versa in gravi difficoltà economiche, soprattutto nel comparto delle manifestazioni in luoghi chiusi e con pubblico, come conferma la relazione annuale sul mercato unico 2021. Ad esempio, gli operatori cinematografici nell'UE riferiscono un calo delle vendite di botteghino pari al 70% nel 2020 e i luoghi per eventi musicali una riduzione del 76% del pubblico (e del 64% delle entrate), mentre i musei hanno perso fino al 75-80% delle entrate (nelle regioni turistiche tradizionali). Si prevede che la crisi avrà un impatto duraturo sull'intera filiera, con ripercussioni anche sulle rendite da royalty per autori e artisti.
Sin dall'inizio della pandemia la Commissione ha adottato diverse misure per affrontarne le conseguenze sul settore creativo e culturale, coadiuvando le azioni degli Stati membri. Le misure spaziano da un'aumento della flessibilità di attuazione dei programmi esistenti all'istituzione del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato, a finanziamenti supplementari nell'ambito di Europa Creativa ed Erasmus+ nel 2020. Nel maggio 2020, la Commissione ha inoltre varato, di concerto con il settore, una piattaforma dedicata, Creatives Unite, intesa ad aiutare gli artisti, interpreti ed e altri operatori del settore culturale e creativo a condividere informazioni e iniziative per rispondere alla pandemia di COVID-19 e scambiare idee su una riapertura sostenibile.
Per maggiori informazioni
Orientamenti dell'UE per la ripresa in sicurezza delle attività nel settore culturale e creativo
Sostegno dell'UE ai settori culturali e creativi durante la pandemia
Dettagli
- Data di pubblicazione
- 30 giugno 2021