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Rappresentanza in Italia
  • Comunicato stampa
  • 7 marzo 2025
  • Rappresentanza in Italia
  • 1 min di lettura

Da un'indagine della Commissione e delle autorità nazionali per la tutela dei consumatori emerge che quasi la metà degli operatori online che vendono beni di seconda mano

vestiti su grucce
pixabay

Oggi la Commissione europea e le autorità nazionali per la tutela dei consumatori di 25 Stati membri più Islanda e Norvegia hanno pubblicato i risultati di un'indagine a tappeto ("sweep") degli operatori online che vendono beni di seconda mano, come vestiti, apparecchiature elettroniche o giocattoli. Le indagini a tappeto sono coordinate dalla Commissione europea e condotte contemporaneamente dalle autorità nazionali preposte all'applicazione della legge. L'obiettivo dell’indagine era verificare se le pratiche di tali operatori fossero conformi al diritto dell'UE in materia di tutela dei consumatori. Le autorità hanno controllato 356 operatori online e ne hanno identificati 185 (52%) potenzialmente in violazione di tale normativa.

Michael McGrath, Commissario per la Democrazia, la giustizia, lo Stato di diritto e la tutela dei consumatori, ha dichiarato: "I beni di seconda mano svolgono un ruolo cruciale in un'economia circolare. È importante che tutti gli operatori, compresi quelli che trattano beni di seconda mano, rispettino i diritti dei consumatori. I risultati della nostra recente indagine indicano che questo non sempre accade. Esorto tutti gli operatori interessati a garantire che le loro pratiche siano pienamente in linea con il diritto dell'UE in materia di tutela dei consumatori."

Le autorità per la tutela dei consumatori decideranno ora se intervenire nei confronti dei 185 operatori che erano stati segnalati per ulteriori indagini. I risultati dell'indagine a tappeto sono disponibili nel comunicato stampa.

 

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Data di pubblicazione
7 marzo 2025
Autore
Rappresentanza in Italia