Nel dicembre del 2020, i leader di tutti i paesi dell'Unione europea, il Parlamento europeo e la Commissione europea hanno concordato un piano di ripresa per aiutare a riparare i danni economici e sociali causati dalla pandemia COVID-19.
Attraverso il bilancio a lungo termine dell'UE, insieme allo strumento temporaneo NextGenerationEU, un totale di 1,8 trilioni di euro contribuirà a costruire un'Europa più verde, più digitale e più resiliente.
Cos’è il Piano di ripresa?
Il bilancio a lungo termine dell'UE, che è stato integrato per far fronte alle sfide legate al COVID, garantisce che oltre il 50% del piano di ripresa sia dedicato alla modernizzazione, attraverso la ricerca e l'innovazione, le transizioni climatiche e digitali, la prevenzione, la ripresa e la resilienza.
Questo pacchetto lungimirante, in linea con il Green Deal europeo, combatterà il cambiamento climatico e presterà particolare attenzione alla protezione della biodiversità. Il 30% del bilancio dell'UE sarà speso per queste priorità.
NextGenerationEU fornirà ulteriori 750 miliardi di euro, di cui 672,5 miliardi di euro saranno erogati attraverso lo Strumento per la ripresa e la resilienza (SRR) sotto forma di prestiti e sovvenzioni per sostenere le riforme strutturali e gli investimenti intrapresi dai paesi dell'UE.
Anche il semestre europeo, che è il quadro per coordinare e monitorare la politica economica, è stato adattato in quanto è strettamente collegato allo strumento per la ripresa e la resilienza e garantirà che le riforme strutturali siano parte integrante della ripresa di ogni paese.
Per accedere ai fondi per la ripresa e la resilienza, i paesi membri dell'UE hanno fornito ciascuno un piano di ripresa e resilienza, in cui almeno il 37% della spesa è destinato al clima e il 20% agli investimenti e alle riforme digitali, e che deve essere attuato entro il 2026.
Maggiori informazioni sul piano per la ripresa dell'Europa
Domande e risposte sul pacchetto da 1,8 miliardi di euro
Recovery and Resilience Facility
Semestre europeo 2021: un ciclo particolare
Il Piano di ripresa per l'Italia

L'economia europea continua a mostrarsi resiliente in un contesto mondiale difficile. Il calo dei prezzi dell'energia, l'allentamento delle strozzature nell'approvvigionamento e un mercato del lavoro vigoroso hanno sostenuto una crescita moderata nel primo trimestre del 2023, dissipando i timori di una recessione.
Secondo le Previsioni economiche di primavera 2023 l'economia europea continua a mostrarsi resiliente in un contesto mondiale difficile. Il calo dei prezzi dell'energia, l'allentamento delle strozzature nell'approvvigionamento e un mercato del lavoro vigoroso hanno sostenuto una crescita moderata nel primo trimestre del 2023, dissipando i timori di una recessione. Questo inizio d'anno migliore del previsto porta le prospettive di crescita dell'economia dell'UE all'1,0% nel 2023 (0,8% nelle previsioni intermedie d'inverno) e all'1,7% nel 2024 (1,6% nelle previsioni d'inverno). Le revisioni al rialzo per la zona euro sono di entità analoga, con una crescita del PIL attualmente prevista all'1,1% nel 2023 e all'1,6% nel 2024. Sull'onda delle persistenti pressioni sui prezzi di fondo, anche l'inflazione è stata rivista al rialzo rispetto alle previsioni d'inverno, nella zona euro al 5,8% nel 2023 e al 2,8% nel 2024.
Cosa c’è nel Piano di ripresa per l’Italia?
Fin dall’inizio della pandemia, l’Italia ha compreso che il ruolo dell’Europa era fondamentale per vincere la battaglia al Covid-19. NextGenerationEU, il piano finanziario temporaneo approvato nel luglio 2020 dal Consiglio Europeo prevede risorse per 750 miliardi di euro, delle quali 380 a fondo perduto, raccolte con emissioni di titoli europei. L’Italia ne sarà il primo beneficiario, con circa 200 miliardi di prestiti e sussidi. NextGenerationEU include sostegni specifici per settori importanti per l'Italia:
- per quanto riguarda i fondi SURE, intesi a finanziare misure a sostegno di lavoro e imprese, all’Italia sono destinati 27,4 miliardi di euro, la quota più alta tra i paesi Ue.
- nel quadro della Politica di Coesione, sono stati approvati 47,5 miliardi di fondi europei aggiuntivi da spendere per affrontare la crisi sanitaria ed economica provocata nei territori dal Coronavirus. Si tratta del programma REACT-EU. L’Italia è il Paese che riceverà lo stanziamento maggiore, pari a 13,5 miliardi di euro.
- dei 7,5 miliardi di euro del fondo di transizione (Just Transition) che nei prossimi dieci anni dovrebbero innescare investimenti pubblici e privati per la transizione verso la neutralità ambientale, all’Italia toccheranno 364 milioni.
Ripresa dalla crisi del coronavirus: storie di successo
Attuazione del Piano di ripresa italiano
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) è il programma di investimenti che l'Italia deve presentare alla Commissione europea nell'ambito del NextGenerationEU, lo strumento per rispondere alla crisi pandemica provocata dal Covid-19.
La proposta di linee guida per la definizione del PNRR è stata approvata nei suoi contenuti essenziali dal Comitato interministeriale per gli affari europei del 9 settembre 2020, in coordinamento con tutti i Ministeri e le rappresentanze delle Regioni e degli Enti locali, e trasmessa alle Camere il 16 settembre 2020. La Camera e il Senato hanno approvato il 13 ottobre le risoluzioni delle Commissioni sulla proposta di Linee guida. Il 12 gennaio 2021, il Consiglio dei Ministri ha approvato la proposta di PNRR. Il documento deve essere inviato al Parlamento al fine di acquisirne le valutazioni. Il Piano è attualmente all'esame del Senato della Repubblica.
Il termine per la presentazione a Bruxelles dei Piani nazionali di ripresa e resilienza è il 30 aprile 2021.
Secondo un sondaggio commissionato dal Parlamento europeo, sette italiani su dieci sono ottimisti sul piano di ripresa dell'Unione Europea.
Il governo italiano ha predisposto un sito web con informazioni sul suo PNRR Dipartimento per le Politiche Europee - Piano nazionale di ripresa e resilienza