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Rappresentanza in Italia
  • Comunicato stampa
  • 6 luglio 2023
  • Rappresentanza in Italia
  • 5 min di lettura

Relazione di previsione strategica 2023 - Sostenibilità e benessere al centro dell'autonomia strategica aperta dell'Europa

Press conference by Maroš Šefčovič, Vice-President of the European Commission, on the 2023 Strategic Foresight Report

La Commissione europea ha presentato oggi la relazione di previsione strategica 2023, nella quale analizza le modalità per porre "la sostenibilità e il benessere della persona al centro dell'autonomia strategica aperta dell'Europa" e propone interventi concreti a tal fine.

L'UE è impegnata in una transizione profonda e ambiziosa per realizzare nei prossimi decenni la neutralità climatica e la sostenibilità. Questa transizione alla sostenibilità sarà fondamentale per rafforzare l'autonomia strategica aperta dell'UE, assicurarne la competitività a lungo termine, sostenerne il modello di economia sociale di mercato e consolidarne la leadership mondiale nella nuova economia a zero emissioni nette. In questo percorso l'UE dovrà superare diverse sfide, operando scelte che incideranno sulle società ed economie europee a un ritmo e su una scala inediti.

La relazione 2023 passa in rassegna le sfide che attendono l'Unione e propone dieci ambiti d'intervento per la riuscita della transizione. Per mettere a disposizione dei responsabili politici indicatori economici che contemplino anche il benessere, propone di adeguare il prodotto interno lordo (PIL) per tener conto di fattori diversi, quali la salute e l'ambiente.

Questa linea d'azione rafforzerà l'autonomia strategica aperta dell'UE e la sua posizione globale nel percorso verso un'economia resiliente a zero emissioni nette.

Superare le grandi sfide sociali ed economiche

Diverse sfide attendono l'Unione nel percorso di transizione verso la sostenibilità nella sua duplice componente economica e sociale. A titolo di esempio:

  • in tutto il mondo l'evoluzione degli assetti geopolitici plasma l'opinione pubblica e l'azione dei governi, mettendo alla prova la cooperazione internazionale sulle grandi questioni globali, come i cambiamenti climatici o la transizione energetica;
  • è necessario un modello economico nuovo, incentrato sul benessere della persona e sulla natura, dissociando la crescita economica dall'uso delle risorse e passando a una produzione e un consumo più sostenibili. Una percentuale che può toccare il 75 % delle imprese della zona euro dipende fortemente dalle risorse naturali. Le tre componenti economica, sociale e ambientale della sostenibilità sono connesse indissolubilmente;
  • cresce la domanda di competenze adeguate a un futuro sostenibile. Per la competitività dell'UE sarà fondamentale la disponibilità di lavoratori dotati di competenze tecniche e trasversali adeguate: attualmente l'85 % delle imprese dell'Unione manca di personale con le competenze necessarie per accompagnare la duplice transizione verde e digitale;
  • la transizione alla sostenibilità implica investimenti d'entità inedita, per i quali sarà indispensabile poter contare su risorse sufficienti provenienti sia dal settore pubblico che da quello privato.

Dieci ambiti d'intervento

La relazione odierna indica dieci ambiti in cui occorre una risposta politica dell'UE affinché la transizione verso la sostenibilità rimanga incentrata sul benessere della persona e della società.

  1. Nuovo contratto sociale europeo, con rinnovate politiche di protezione sociale e un'attenzione particolare alla disponibilità di servizi sociali di alta qualità.
  2. Approfondimento del mercato unico per promuovere un'economia resiliente a zero emissioni nette, con particolare attenzione all'autonomia strategica aperta e alla sicurezza economica.
  3. Aumento dell'offerta dell'UE sulla scena mondiale per rafforzare la cooperazione con i partner fondamentali.
  4. Sostegno all'evoluzione di produzione e consumo verso la sostenibilità, orientando la regolamentazione e promuovendo stili di vita equilibrati.
  5. Evoluzione in una "Europa degli investimenti" mediante interventi pubblici per incentivare i flussi finanziari verso le transizioni.
  6. Adeguamento dei bilanci pubblici alla sostenibilità grazie all'efficienza dell'imposizione e della spesa pubblica.
  7. Ulteriore spostamento degli indicatori politici ed economici verso il benessere sostenibile e inclusivo, anche adeguando il PIL relativamente a diversi fattori.
  8. Possibilità per tutti gli europei di contribuire alla transizione tramite una maggiore partecipazione al mercato del lavoro e l'enfasi sulle competenze future.
  9. Rafforzamento della democrazia imperniando la formazione delle politiche sull'equità generazionale così da rafforzare il sostegno alle transizioni.
  10. Integrazione della protezione civile con la "prevenzione civile" tramite il potenziamento dello strumentario dell'UE in materia di preparazione e risposta.

Prossime tappe

La relazione di previsione 2023 sarà presentata agli Stati membri dell'UE in occasione del Consiglio "Affari generali" del 10 luglio. Insieme ai lavori condotti in materia di previsione dalla presidenza spagnola del Consiglio dell'UE, la relazione della Commissione dovrebbe inoltre informare la discussione dei leader in occasione del Consiglio europeo informale di Granada di ottobre 2023.

Nel novembre 2023 la Commissione organizzerà, insieme al Parlamento europeo, la conferenza annuale sul sistema europeo di analisi strategica e politica (ESPAS), che offrirà l'occasione per testare e discutere le constatazioni di fondo della relazione 2024 sulle tendenze globali interistituzionali, elaborata congiuntamente dalle istituzioni dell'UE, e per riflettere sulla via da seguire.

Contesto

La prospettiva strategica sostiene la Commissione nella sua azione innovatrice e ambiziosa tesa al conseguimento dei sei grandi obiettivi della Presidente von der Leyen. Dal 2020 si elaborano relazioni annuali di previsione strategica per orientare la Commissione su priorità, programma di lavoro e programmazione pluriennale.

La relazione di quest'anno muove dalle edizioni precedenti, dedicate a: resilienza come nuova bussola per l'elaborazione delle politiche dell'UE (2020)autonomia strategica aperta dell'UE (2021) e abbinamento tra transizione verde e transizione digitale (2022).

L'analisi presentata nella relazione di previsione strategica 2023 si fonda su un esercizio di previsione inclusivo e partecipativo svolto dal Centro comune di ricerca, integrato da ampie consultazioni con gli Stati membri, con altre istituzioni dell'UE nel quadro dell'ESPAS e con i contributi dei cittadini raccolti tramite un apposito invito sul portale Di' la tua. I risultati dell'esercizio di previsione sono presentati nella relazione della serie "Science for Policy" del Centro comune di ricerca (JRC) - Verso un'Europa equa e sostenibile al 2050: scelte sociali ed economiche nelle transizioni verso la sostenibilità.

Per ulteriori informazioni

Relazione di previsione strategica 2023 - Sostenibilità e benessere della persona al centro dell'autonomia strategica aperta dell'Europa

Pagina web della relazione di previsione strategica 2023

Domande e risposte sulla relazione di previsione strategica 2023

Scheda informativa

Sito web sulla previsione strategica

Relazione della serie "Science for Policy" del JRC: Verso un'Europa equa e sostenibile al 2050: scelte sociali ed economiche nelle transizioni verso la sostenibilità.

Citazioni

La relazione di previsione strategica 2023 cade proprio al momento giusto: la Commissione vi espone un'analisi orientata all'azione delle grandi sfide cui l'Unione dovrà far fronte nel percorso di transizione verso la sostenibilità. Nell'analisi trovano riscontro l'attenzione rivolta al benessere delle generazioni attuali e future e la necessità imperativa di preservare il pianeta. L'intento è quello di mantenere l'Europa in prima linea nella transizione verso la sostenibilità, facendo leva sul nostro modello peculiare di economia sociale di mercato e sulla nostra potenza commerciale nel mondo. Aiuteremo così l'Europa a rafforzare la leadership nel mondo e concreteremo la nostra capacità di stare in piedi da soli stringendo nel contempo solidi partenariati con gli altri - vale a dire l'autonomia strategica aperta dell'Europa.

Maroš Šefčovič, vicepresidente per le Relazioni interistituzionali e le prospettive strategiche - 06/07/2023

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Data di pubblicazione
6 luglio 2023
Autore
Rappresentanza in Italia