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Rappresentanza in Italia
Comunicato stampa10 novembre 2022Rappresentanza in Italia5 min di lettura

Ciberdifesa: potenziata l'azione dell'UE contro le minacce informatiche

cybersicurezza
EC

Commissione e Alto rappresentante hanno presentato oggi la comunicazione congiunta sulla politica di ciberdifesa dell'UE. Grazie alla nuova politica l'UE potenzierà la cooperazione e gli investimenti nella ciberdifesa per parare il numero sempre maggiore di ciberattacchi migliorando protezione, rilevamento, deterrenza e difesa.

Commissione e Alto rappresentante hanno presentato oggi la comunicazione congiunta sulla politica di ciberdifesa dell'UE e il piano d'azione sulla mobilità militare 2.0, per reagire al deterioramento della situazione della sicurezza risultante dall'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina e per potenziare la capacità dell'Unione di proteggere la propria popolazione e le proprie infrastrutture.  

Grazie alla nuova politica l'UE potenzierà la cooperazione e gli investimenti nella ciberdifesa per parare il numero sempre maggiore di ciberattacchi migliorando protezione, rilevamento, deterrenza e difesa. 

Il ciberspazio non conosce confini. I recenti attacchi informatici alle reti energetiche, infrastrutture di trasporto e risorse spaziali evidenziano i rischi cui sono esposti i diversi attori, siano essi civili o militari. Ne consegue la necessità di intervenire più risolutamente per proteggere dalle minacce informatiche la popolazione e le forze armate, ma anche le missioni e operazioni civili e militari dell'UE.  

La politica di ciberdifesa dell'UE mira a potenziare le capacità unionali nel settore e a rafforzare il coordinamento e la cooperazione tra le cibercomunità militari e civili (operatori della sfera civile, servizi di contrasto, servizi diplomatici, operatori della difesa). Migliorerà l'efficienza della gestione delle crisi informatiche nell'UE, di cui concorrerà a ridurre le dipendenze strategiche nel campo delle tecnologie informatiche critiche, rafforzando nel contempo la base industriale e tecnologica di difesa europea (EDTIB). Incentiverà la formazione dei talenti informatici e migliorerà la capacità di attrarli e trattenerli; intensificherà la cooperazione con i partner nel settore della ciberdifesa. 

La politica di ciberdifesa dell'UE poggia su quattro pilastri che spaziano su un'ampia gamma di iniziative in grado di aiutare l'UE e gli Stati membri a:  

  • intervenire insieme a rafforzamento della ciberdifesa dell'UE - l'UE potenzierà i meccanismi di coordinamento tra attori nazionali e unionali nel settore della ciberdifesa, al fine di intensificare lo scambio di informazioni e la cooperazione fra le comunità militari e civili della ciberdifesa e sostenere maggiormente le missioni e le operazioni militari della PSDC;  
  • mettere in sicurezza l'ecosistema di difesa dell'UE - persino i componenti software non critici possono essere usati per attacchi informatici contro imprese o governi, anche nel settore della difesa. Occorre quindi lavorare ulteriormente alla normazione e certificazione della cibersicurezza per mettere al riparo i settori sia civile sia militare;  
  • investire in capacità di ciberdifesa - gli Stati membri devono aumentare considerevolmente gli investimenti in capacità militari di ciberdifesa moderne, collaborando tramite le piattaforme di cooperazione e i meccanismi di finanziamento disponibili a livello unionale, quali la cooperazione strutturata permanente (PESCO) e il Fondo europeo per la difesa, così come Orizzonte Europa e il programma Europa digitale;
  • stringere partenariati per superare le sfide comuni - muovendo dai dialoghi in materia di sicurezza e difesa e nel settore cibernetico già esistenti con paesi partner, l'UE cercherà di stringere partenariati su misura nella ciberdifesa.  

Prossime tappe 

La Commissione e l'Alto rappresentante -anche nella sua veste di capo dell'Agenzia europea per la difesa- presenteranno annualmente al Consiglio dell'Unione europea una relazione di monitoraggio e valutazione dello stato di attuazione delle azioni prospettate nella comunicazione congiunta sulla politica di ciberdifesa dell'UE. Gli Stati membri sono invitati a contribuire alla relazione comunicando l'andamento dell'attuazione che fa capo a misure nazionali o cooperative. In cooperazione con gli Stati membri potrebbe essere stabilito un piano di attuazione.

Contesto

La strategia dell'UE in materia di cibersicurezza del 2020 ha rilevato la necessità di rivedere la politica unionale di ciberdifesa. Anche la Presidente von der Leyen, nel discorso sullo stato dell'Unione 2021, ha esortato a elaborare una politica europea della ciberdifesa, la quale costituisce anche uno degli obiettivi della bussola strategica per la sicurezza e la difesa approvata dal Consiglio a marzo di quest'anno. A maggio, nelle conclusioni del Consiglio sullo sviluppo della posizione dell'Unione europea in materia di deterrenza informatica, gli Stati membri hanno invitato l'Alto rappresentante a presentare, insieme alla Commissione, una proposta ambiziosa per una politica dell'UE in materia di ciberdifesa nel 2022. 

Insieme al pacchetto in materia di sicurezza e di difesa, la Commissione pubblica oggi anche la prima relazione sui progressi compiuti in merito al piano d'azione sulle sinergie tra l'industria civile, della difesa e dello spazio, disponibile qui

Per ulteriori informazioni 

Comunicazione congiunta sulla politica di ciberdifesa dell'UE

Domande e risposte sulla politica di ciberdifesa dell'UE

Scheda informativa sulla politica di ciberdifesa dell'UE

Strategia dell'UE in materia di cibersicurezza per il decennio digitale 

Scheda informativa sulla nuova strategia dell'UE in materia di cibersicurezza 

Discorso sullo stato dell'Unione 2021 

Bussola strategica per la sicurezza e la difesa 

Conclusioni del Consiglio sullo sviluppo della posizione dell'Unione europea in materia di deterrenza informatica 

Comunicazione congiunta sulle carenze di investimenti nel settore della difesa 

Proposta di legge sulla ciberresilienza 

Scheda informativa sulla cibersicurezza: azione esterna dell'UE 

Attività di ciberdifesa dell'Agenzia europea per la difesa  

Unione europea della sicurezza 

Per saperne di più sulla cibersicurezza 

Per saperne di più sulla direttiva NIS

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Gli attacchi informatici sono spesso uno dei diversi elementi di una più ampia campagna ibrida, transfrontaliera per natura, e sono in grado di impattare sui sistemi e sulle infrastrutture civili e di difesa. Gli incidenti di cibersicurezza gravi possono comportare perturbazioni tali da impedire allo o agli Stati membri colpiti di gestirle autonomamente. L'Unione deve affermarsi con maggiore forza e credibilità come soggetto in grado di garantire sicurezza, anche nel ciberspazio. Su di noi incombono attacchi a carattere sempre più ibrido: una maggiore cooperazione tra le comunità degli operatori civili, di sicurezza e di difesa migliora quindi la nostra capacità di agire insieme a garanzia della sicurezza dell'UE.

Il riaffiorare di un conflitto ad alta intensità ci obbliga a rivedere l'approccio alla sicurezza dell'Europa: è il momento d'intensificare la cooperazione nella ciberdifesa per assicurare la capacità di protezione, rilevamento, deterrenza e difesa. Con una vasta gamma di nuove iniziative intendiamo operare incessantemente per il potenziamento delle capacità europee di ciberdifesa e intensificare la cooperazione tra le comunità che intervengono nella cibersicurezza. Una sicurezza più forte a dimensione unionale è il fondamento stesso della sovranità tecnologica dell'UE.

La politica di ciberdifesa dell'UE dimostra che, abbinando gli strumenti civili e militari di cui disponiamo, possiamo essere più efficaci contro le minacce informatiche.

La guerra ha una nuova dimensione: la cibernetica. Per essere all'altezza delle sfide e delle minacce che incombono su di noi, abbiamo bisogno di forze armate europee moderne e interoperabili, dotate dei più moderni mezzi di ciberdifesa. La nuova politica di ciberdifesa dell'UE intensificherà la cooperazione tra gli attori unionali del settore e metterà a punto meccanismi che permettano di usare le capacità a livello di UE, compreso per le missioni e operazioni della PSDC. Potenzieremo così la nostra capacità di prevenzione, rilevamento, deterrenza e difesa dagli attacchi informatici, come ci chiede la bussola strategica.

 

 

 

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Data di pubblicazione
10 novembre 2022
Autore
Rappresentanza in Italia